martedì 29 aprile 2014

28.04.2516
Ristorante Eden
Ore 14.00


Da ricordare: “Sarò sempre pronto a difendere l'onore della mia donna.




E’ quasi dolce il profumo del mare che ci sfiora.
Fresco, frizzante e pieno di vita.
La scoperta del ristorante è una vera sorpresa. Eppure, per quei pochi minuti iniziali, non ho fatto altro che chiedermi con chi ci fosse venuto. Quanti pranzi, quante cene spese a guardare il bel volto di qualche donna che non sia il mio.
Ho provato a non chiedere, per la paura di sapere, ma alla fine trattenere la domanda è stato più difficile del previsto.

«E' bello qui Come l'hai trovato?» No, non voglio proprio saperlo. «Non importa.»
«Me l'hanno consigliato i miei colleghi.»

Voglio crederci, non chiedo altro.
Forse però avrei dovuto dirgli di aver già pranzato. Spiegargli, inoltre, che il solo odore di cibo nell’aria mi fa girare la testa e venire la nausea. Invece no: per quel poco che posso vederlo stringo i denti e vado avanti con un sorriso.
Ma ci penso, fin troppo, e quando è ora di scegliere cosa ordinare cedo al panico.
Avviene tutto abbastanza frettolosamente: cameriere – vino. Cameriere – cibo.
E basta.
Poi mi fermo a fissarlo, a lungo.
In quel momento capisco che mi è mancato parlargli, che ho bisogno del suo appoggio.
Mi ritrovo, senza sapermi fermare, a confessargli qualsiasi paura e progetto che ho in mente.
Cerco con lui una soluzione.. ma la verità è che prendo per oro colato tutto ciò che mi dice.
Soffermandomi su una cosa, in particolare, che ha il potere di cambiare la giornata.. e la vita intera.

«Sarò sempre pronto a difendere l'onore della mia donna


There’s no one quite like you
You push all my buttons down
I know life would suck without you
And you make me so mad I ask myself
Why i’m still here, or where could I go
You’re the only love i’ve ever known
It must be true love
Nothing else can break my heart like true love
True love, it must be true love
No one else can break my heart like you
Why do you walk me off the wrong way
Why do you say the things that you say
Sometimes I wonder how we ever came to be
But without you I’m incomplete.



giovedì 24 aprile 2014

24.04.2516
Base Alleata
Pomeriggio

Da ricordare: “….”


Io ti penso amore
Quando il bagliore del sole
Risplende sul mare.
Io ti penso amore
Quando ogni raggio della luna
Si dipinge sulle fonti.
Io ti vedo
Quando sulle vie lontane
Si solleva la polvere

Ho perso il conto dei giorni.
Delle ore.
Delle parole.

Non dei momenti che ho vissuto, però.

Di una sera, dopo un furioso litigio.
Di un viaggio in moto, di una scusa per non essere disprezzati per ciò che si fa – o per ciò che si è.

Di una notte, che ho vissuto con la leggerezza dell’eternità. Fino al risveglio, ad uno sguardo, ad un “piccola” sussurrato tra i fruscii delle lenzuola. Al calore di un abbraccio ed alla morbidezza di un bacio che ho cercato disperatamente come aria.
«L'anima non te la posso dare.. Te la sei già portata via.»

Di una visita, vissuta con il peso di una speranza che il lavoro mi ha tolto, progressivamente, lasciandomi senza fiato.
«Lei ispira fiducia, Caporale McKindley»

Di un regalo, inaspettato.

Di un suono, inquietante, che ha strisciato sulla pelle strappando con forza ogni briciolo di sicurezza. Dell’annegamento, per ogni nota tesa nel buio. Del movimento di quel dannato archetto.
Del violinista del Diavolo.

Di una mattina al parco, della complicità. Di tutto ciò che potrei voler dalla vita.. ma che inevitabilmente sfugge come sabbia dalle mani.
«Ci sei già, Emma.. Anche quando non ci sei.. Sei qui..»

Di un amico e confidente. Di uno scudo, un campione, che ha racchiuso la delicatezza delle sue parole nella corolla di una rosa bianca.
«In quanto a questo tu sei unica, speciale... Una rosa bianca in un campo di rovi»


Di una speranza, un cambiamento.
Di un progetto realizzabile.

Di un pomeriggio, quello di oggi, che mi ha affossata. 
Allora è davvero una maledizione. 

Io sono con te
Anche se tu sei lontano
Sei vicino a me
Anche se tu sei lontano
O fossi qui



giovedì 3 aprile 2014

01.04.2516
Base Alleata
Notte

Da ricordare: “…”


"Oh, she got both feet on the ground
And she’s burning it down
Oh, she got her head in the clouds
And she’s not backing down"

L’acqua scorre da un po’ ormai, abbastanza calda da arrossare la pelle e da cancellare le tracce di fatica e tensione di un’intera giornata.
E’ un rumore continuo della doccia, l’unica cosa che si sente.
Incessante, martellante e quasi ipnotico.
Deve essere passata almeno una buona mezz’ora da quando sono arrivata; a volte si perde la cognizione del tempo.
Solo le mani, poggiate contro la parete, conservano la freschezza del contatto perso con il resto. Sono venate di rosa e rosso, dal dorso fin verso i polsi, dove le sbucciature delle nocche irritate testimoniano un recente “allenamento”, più utile a scaricare i nervi che a mantenere il fisico.
I capelli non sono che un velo di fronte al viso, chinato verso il basso, a trattenere vapore e respiro. A soffocare.
Dalle ciglia cadono gocce spesse, infrante sul pavimento dove lo scarico, più in la, trascina via tutto.
Quasi mi vergogno a dirlo ma, si: ho preso a pugni un sacco.
Spalle, schiena e gambe: diamine che male che fa.
Per due ore, però, ho smesso di pensare a qualsiasi cosa.
Ed è stato utile, fino alla fine.
Fino a quando, con le dita intorpidite e le ossa tutte scricchiolanti, non ho fatto ritorno in camerata.
Controllare il cortex è stato immediato, trovandolo spento e silenzioso.
Nessun messaggio.
Allora ho riletto quelli vecchi ed il senso di vuoto è tornato, più opprimente.


Appena ho un attimo vengo a rapirti, promesso.

Non promettere niente, sappiamo entrambi che non puoi farlo.
Dimmi solo che ci proverai, 
che prima o poi quelle due ore me le concederai... 
ed io continuerò ad aspettare.
Quel giorno ho detto "si" anche a questo.

Ci proverò...



Ci proverò.
Ci proverò.
Ci proverò.

Più lo ripeto meno ci credo.
Ed è frustrante, semplicemente.
Quando si dice “spaccare il cuore a metà”: sembra letterale!
Razionalità ed istinto, è tutto riassunto li. Semplicemente.
Razionalmente dovrei lasciar perdere.
Istintivamente no, non riesco a negarmelo.
Ecco perché vado avanti, come un’idiota, a contare i giorni e le false promesse.
Forse perché, in fondo, a qualcosa credo ancora: nella sincerità delle intenzioni.

E’ tutto quello che mi basta.




Dall'altra parte, invece?
Silenzio.



"Everybody stands, as she goes by
Cause they can see the flame that’s in her eyes
Watch her when she’s lighting up the night
Nobody knows that she’s a lonely girl
And it’s a lonely world"