24.03.2516
Bolden Sax
Ore 20.00
Da ricordare: “… Perché è
ciò di cui hai bisogno…”
L’atmosfera che ti accoglie è quella tipica degli anni Venti.
Passata.
Perduta.
Piena di
fumo, di musica e chiacchiere.
C’è gente,
troppa.
I visi non
sono nitidi, hanno i contorni sfumati e grigiastri delle sigarette che si
consumano tra le loro dita.
Le risate
iniziano a spegnersi una volta raggiunta la musica, vivace ed allegra.
Guardano
tutti verso il palco, ammirati.
L’ho fatto
anche io, ben sapendo chi avrei trovato al piano.
Sono stata
una di quelli che, a fine esibizione, ha battuto le mani fino a farsi male, preda
di un entusiasmo incontenibile.
Il resto
sembra essere accaduto più in fretta. Un baciamano, un’occhiata, ed in quell’unico
momento ho scorto la gioia di un ragazzo senza problemi, emozionato. Semplice e
diverso.
« Sei
uno splendore.. »
« Tu
sei eccezionale.. Stasera ti rubo alla folla..»
« Sono tutto tuo per… Due ore e mezza.. »
So già che è
un tempo limite ma non importa.
Penso a ciò
che voglio chiedere distraendomi con l’ordinazione e con il pacchetto di
sigarette che gli sottraggo; riuscirò a farlo smettere, prima o poi.
La domanda
sorge spontaneamente, spinta più dalla curiosità che dall’urgenza: Quanto in
fretta ti stanchi delle donne che ti interessano?
Le risposta è dura, secca. Immediata: “Molto in fretta, Emma”
Non so perché
ma la cosa non mi stupisce.
Vado avanti,
lo fisso.
Insisto.
« Passo metà delle mie notti tra le braccia di qualche
cliente. Non me ne lamento. L'ho scelto io. Ciò non toglie che sono le tue
le braccia tra cui vorrei dormire. Non lo voglio se non è quello che vuoi tu. Non
ti ho mai forzato nel fare le tue mosse. Ti sto dando la possibilità di
scegliere senza fretta cosa è giusto per te. Se vuoi andare. Se vuoi
rimanere. Non ti posso promettere niente.. »
E’ in quel
momento che capisco di poter fare qualcosa.
Posso promettergli
l’alternativa, senza riserve.
« Io invece una cosa te la posso promettere. Rappresento
una sorta di.. evasione. Sono un po' come la tua ora di libertà concessa in
carcere. Questo è ciò che mi basta. Mi hai chiarito più volte che
il tempo passato con me è diverso. E'.. gratuito. E' semplice. Non ti da
obblighi, non pretende niente. E' tuo, così. Può continuare ad essere una
zona franca, esclusiva. Una zona nella quale puoi suonare per divertirti.. dove
puoi bere -poco- ma non fumare.. E dove, occasionalmente, potresti d o r
m i r e .. .. con me. Perchè sapresti di non trovare tra le mie braccia
ciò che ogni cliente ti darebbe. Sapresti di avere qualcosa di.. diverso. »
Lo accetta.
Lo vuole…
…. Perché è
ciò di cui ha bisogno.
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